Il pesto genovese secondo me è una delle prove della genialità dell’uomo, anzi, direi dell’italiano! Prepararlo con le orecchiette significa unire il nord e il sud in un connubio succulento e delizioso.
Tra i tanti pregi forse uno dei principali è la facilità della preparazione. Il pesto è uno di quei condimenti per la pasta sempre pronto e che mette tutti d’accordo. E’ talmente semplice che mi sembra superfluo dirvi che dopo aver cotto la pasta si mescola con due cucchiaini colmi di pesto a testa, si aggiunge un pochino di olio evo e si divora!
Quello però che posso fare è suggerirvi qualche implementazione che mi è capitato di sperimentare dall’estate scorsa, da quando cioè, avendo fatto circa 15 barattoli di pesto in casa (poi congelati), mangio pesto molto spesso, così a volte faccio delle variazioni sul tema!
Per primo però devo dirvi che quando condisco col pesto in modo classico lo faccio rigorosamente a freddo perchè non voglio che il formaggio all’interno fonda. Per lo stesso motivo lo scongelo in modo naturale, senza microonde o acqua calda. Se voglio diluirlo un po’ uso un pochino di acqua di cottura della pasta.
– Prima variazione, classica, è l’aggiunta di pomodorini ciliegina. Taglio i pomodorini in due o in quattro, li faccio sfrigolare un po’ in padella con uno spicchio di aglio e un po’ di olio evo. Quando i pomodori si sono un po’ ammorbiditi, verso nella stessa padella la pasta scolata, aggiungo il pesto, salto due minuti e servo.
– Seconda variazione, mescolo stessa quantità di pesto e di mascarpone e condisco la pasta, a freddo. Quando faccio così mi piace aggiungere una bella quantità di pepe nero macinato fresco e raccomando l’aggiunta di un poco si acqua di cottura sennò viene troppo mappazza! Vi consiglio di usare pasta corta.
Terza variazione, attenzione, questa è da colesterolo! Prendete un paio di belle salsicce, le aprite e togliete la pelle, mettete la carne in una padella antiaderente senza olio nè altro e la fate cuocere a fuoco medio nel suo grasso che si scioglierà a poco a poco. Quando sarà bella dorata, procedete come per la prima variazione, cioè mettete nella padella la pasta scolata, lasciando un po’ di acqua di cottura, e aggiungete il pesto. Fate amalgamare bene e servite. In genere anche qui è meglio fare pasta corta.
La verità è che il pesto è eccezionale sia come condimento che come base dalla quale poi inventare a nostro gusto, quindi, se avete provato anche voi delle variazioni suggeritele pure!