Seitan, incredibile ma buono!

 

La parola SEITAN viene da SEI che vuol dire “FATTO DI” e TAN che vuol dire “GLUTINE“. Sembra che sia stato inventato nel settimo secolo da dei monaci buddisti e che poi la ricetta sia stata messa a punto successivamente in Giappone.

Si tratta semplicemente di glutine che si ottiene dall’impasto di acqua e farina privato dell’amido attraverso una serie di lavaggi con acqua. Il glutine così ottenuto viene insaporito con aromi a piacere come sale, erbe, soia, ecc e poi cotto in acqua (o brodo) come un polpettone.

A questo punto il Seitan è pronto e può essere cucinato a piacere. E’ particolarmente adatto alle ricette che in genere prevedono la carne perchè la consistenza è molto simile sia come gusto che come composizione, infatti ha circa il 38% di proteine. È molto simile alla carne anche come apporto calorico infatti che circa 150 calorie ogni 100 grammi.

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A differenza della carne però è un cibo molto più sano, ha pochi grassi (circa l’1,5%) e 0% colesterolo, non inquina (per produrre una sola bistecca ci vogliono più di 4000 litri di acqua e, come affermato dalla FAO, “l’evidenza suggerisce che il settore dell’allevamento è la più importante fonte di inquinanti delle acque”), non si ingeriscono cadaveri e non si fa del male agli animali.

C’è da dire che se si fa in casa è anche molto economico, infatti quello pronto che si acquista in genere nei negozi Bio costa circa 18€ al kg, anche in questo simile alla carne, ma se si fa in casa con un kg di farina Manitoba (che è molto ricca di glutine) si ottiene circa mezzo chilo di Seitan e quindi alla fine viene a costare solo circa 5€ al chilo.

Siccome il procedimento è piuttosto lungo io ho adottato una via di mezzo, cioè compro un preparato che si vende nei negozi Bio. Si tratta di un sacchetto da 320 gr che contiene solo glutine in polvere e un pochino di sale. A questo basta aggiungere dell’acqua e dei sapori a piacere, si mette a bollire ed è fatta. Il preparato l’ho pagato 5,52€ e alla fine ho ottenuto circa 800gr di Seitan… quindi ci possiamo stare.

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