E’ un piatto della tradizione pugliese che adoro. La ricetta l’ho estorta alla mia mamma, barese al 100%!
Io ho solo aggiunto mezza patata perchè il purè di fave ha una certa tendenza a “cementificare”, ovvero una volta reffreddato diventa molto duro e difficile da gestire. Con l’aggiunta della patata il sapore non ne risente ma la consistenza migliora.
A parte il procedimento che ora vado ad esporvi, la mamma, barese al 100%, si è raccomandata di NON girare le fave durante la cottura. Vediamo la sua ricetta dunque!
Ingredienti per 2 persone:
– 300 gr di fave secche
– mezza patata, circa 100 gr (facoltativo)
– 1 cipolla
– sale qb
– olio evo qb
– cicoria
Sciacquate le fave sotto acqua corrente poi mettetele in una pentola con la mezza patata sbucciata e fatta a pezzi e la cipolla tagliata anch’essa a pezzi. Aggiungete dell’acqua fino a raggiungere un paio di dita sopra il livello delle fave e un po’ di sale.
Mattete sul fuoco e lasciate andare a bollore, poi continuate la cottura a fuoco medio SENZA GIRARE! Il tempo totale di cottura si aggira sui 30/40 minuti nel corso dei quali dovrete fare attenzione che non si asciughi completamente l’acqua. Se vedete che è troppo secco aggiungete dell’acqua bollente. Non esagerate sennò alla fine il purè verrà troppo liquido.
Nel frattempo lessate le cicorie in acqua bollente e salata.
Quando le fave sembrano cotte assaggiatele e, se in effetti sono pronte, spegnete il fuoco e frullate con un frullatore ad immersione.
A questo punto servite mettendo nel piatto circa metà di purè e metà cicoria. Un giro di olio evo a crudo e, se vi piace, del pepe nero.
Questo piatto si mangia mescolando insieme le cicorie con il purè di fave, magari con una bella fetta di pane abbrustolito (di Altamura!).
PS. Gli sguardi più attenti avranno notato che la verdura nella foto non è cicoria bensì bieta o bietola, che dir si voglia. Questo perchè io vivo a Roma e la mia mamma, barese 100%, mi ha spiegato che la cicoria romana è troppo amara per questo piatto, quella barese è più dolce e assomiglia di più alla bieta, ecco perchè quando è qui usa la bieta e non la cicoria!