Lo “zimino” o “zemino” è un modo di preparare le pietanze, in particolare alcuni tipi di pesce, tipicamente ligure. Sono andata a vedere un po’ di notizie sul significato della parola, se vi interessa cliccate qui
Non lo avevo mai fatto prima e ho seguito il procedimento che avevo visto in un programma TV aggiustandolo come sempre un po’ a gusto mio. Io ho scelto di fare le seppie, si possono usare tranquillamente sia i calamari che i totani o addirittura il baccalà.
Per due persone ho fatto:
– 900 gr seppie
-200 gr spinaci (anche la bieta va bene)
-una lattina pelati o di pezzettoni (ma non di passata)
-2 spicchi aglio
-1 cipolla
-olio qb
-sale e peperoncino qb
-vino qb (va bene sia rosso che bianco, io ho usato il bianco perchè il rosso non lo avevo)
Iniziamo a mettere in una casseruola un po’ di olio con i due spicchi di aglio e la cipolla tritata a dorare. Aggiungete un pizzico di sale.
Mi raccomando la casseruola deve essere una pentola di buona qualità perchè dovranno cuocere parecchio e rischiate di attaccare tutto.
Aggiungete le seppie fatte ad anelli o a striscioline e fate rosolare fino a che il pesce non abbia buttato fuori un bel po’ di liquido e che questo non si sia asciugato diciamo della metà.
Aggiungete un po’ di peperoncino a piacere, e il vino. Lasciate la fiamma piuttosto vivace e, girando spesso, aspettate che l’alcol evapori, 5 minuti dovrebbero bastare. A questo punto aggiungere la verdura, io ho usato spinaci ma c’è chi usa la bieta e chi usa un po’ dell’uno e un po’ dell’altro, e lasciate appassire abbassando un po’ la fiamma e mettendo il coperchio.
Dopo una decina di minuti aggiungete il pomodoro versandolo direttamente dalla lattina, io i pelati li ho un po’ tagliati con il coltello prima di metterli, date una giratina e coprite.
Abbassate un po’ la fiamma e fate cuocere senza girarli troppo per 40-50 minuti. Il piatto sarà pronto quando il sughetto avrà un aspetto bello denso e …sugoso e comunque non meno di una quarantina di minuti altrimenti le seppie resteranno dure e gommose.
Vi consiglio di gustarli con una bella fetta di pane abbrustolito.
